Fortino Sant'Ignazio - Cagliari

Progetto realizzato insieme agli Arch. Giacomo Lai e Arch. Alessandra Loi

Le rovine del Fortino di Sant’Ignazio sorgono nel colle di Sant’Elia, un punto di vista privilegiato dal quale è possibile ammirare le bellezze della città di Cagliari. Il progetto nasce con una serie di studi accurati dell’area, la morfologia, l’orografia e il rapporto tra orizzontalità e verticalità. Questi studi hanno permesso di indirizzare la progettazione verso un nuovo edificio in grado di valorizzare le viste verso la città e il paesaggio naturale. La genesi volumetrica si articola tramite la concezione di diversi volumi: una torre, due corpi separati e le soglie.

La torre nasce dall’idea di voler ricreare almeno una delle quattro torri originarie, rivisitandola e dandole un altro punto di vista: il cielo. La torre, infatti, ospita un osservatorio astronomico amatoriale.

I due corpi separati partono dall’idea di voler ricreare due volumi puri, quasi privi di bucature, per poter ospitare delle sale espositive. L’articolazione spaziale si basa sull’uso dei setti, attraverso i quali si crea un percorso guidato nel quale sono presenti delle nicchie, che creano dei luoghi più intimi per lo stare. Il corpo a ovest ospita una sala astronomica, mentre quello a est una sala espositiva.

Il tema della soglia è uno dei punti centrali del progetto. Infatti, ve ne sono alcune disseminate nel perimetro del Fortino, come nei luoghi intimi per lo stare, per indirizzare l’occhio ed evidenziare un punto di vista privilegiato.

Nel progetto sono presenti anche una terrazza, una torre-verde e due scatole. La prima si trova al di sopra del corpo est e ha lo scopo di creare un podio da cui poter osservare il paesaggio. La seconda, invece, vuole ricreare un’ulteriore torre, evitando però la costruzione di un ulteriore edificio, usando così delle piante che sovrastano un luogo per lo stare da cui è sempre possibile, tramite le bucature, osservare il paesaggio. Una scatola si trova all’interno dell’unica torre rimanente: è stata realizzata in modo da essere una scatola all’interno della scatola storica; l’altra, invece, si trova a nord-ovest ed ospita un leggio che raffigura gli elementi paesaggistici circostanti.